
L’energia e i sette livelli del corpo
Indice
L’energia
Parliamo un po’ dell’energia:
- l’energia è una forza immateriale che pervade tutto l’Universo;
- l’energia universale è chiamata da Reich orgone ed è presente in ogni dove e in ogni cosa a differenti livelli di densità. Anche gli esseri viventi ne sono permeati e in tal caso l’energia assume il nome di energia biologica, non sostanzialmente differente, però, da quella cosmica.
Il punto di partenza per Reich è rappresentato dall’energia sessuale, già osservata da Freud con la teoria delle pulsioni, che gli permise di scoprire la pulsazione biologica e conseguentemente la pulsazione cosmica universale
L’energia biologica è presente in ogni cellula e in ogni parte del corpo, e, secondo Reich, i liquidi corporei sono il veicolo che le consente di muoversi. (Secondo Antonio Mazzetti, l’energia non ha bisogno di liquidi per muoversi. Si muove anche nel vuoto).
I movimenti dell’energia producono dei flussi direzionali nel corpo e sono soprattutto questi a determinare la pulsazione biologica attraverso i flussi centripeti e i flussi centrifughi.
L’energia biologica nel suo spostamento può essere ostacolata, deviata, rallentata, rarefatta o accumulata da opposizioni prodotte dal corpo stesso, ossia dalle tensioni croniche dei muscoli, ovvero, da blocchi della corazza muscolare.
Reich scoprì, attraverso l’esperienza clinica, che l’allentamento dei rigidi atteggiamenti muscolari, provoca strane sensazioni somatiche come tremiti involontari, pruriti, formicolii, sensazioni di calore o freddo intensi, brividi e infine ira, angoscia, paura e piacere.
Egli scoprì che tali sensazioni non sono conseguenze, cause o fenomeni concomitanti di processi psichici, ma semplicemente quegli stessi processi psichici nell’ambito somatico. Pose così le basi per il concetto di identità funzionale tra psiche e soma, ormai ampiamente accettato sia dai medici, sia dagli psicologi, anche se in misura assai limitata negli effetti.
Ricordiamo ancora che, per Reich l’energia è veicolata dal sangue e dal plasma, ossia dai liquidi corporei che rappresentano ben l’80% del corpo. Tuttavia, movimento di liquidi non significa che si muova sicuramente l’energia. Infatti, vi sono casi d’erezione senza alcun piacere, il che dimostra che il sangue affluisce, ma non c’è sufficiente afflusso energetico.
L’energia, quindi, e il suo movimento, sono legati all’eccitazione emozionale. Per Reich, quindi, il movimento energetico è uguale alle emozioni, a loro volta uguali all’identità funzionale.
I blocchi quindi tendono a frenare le emozioni.
I blocchi non seguono nel loro formarsi le divisioni dell’anatomia del corpo, ma si dispongono secondo i livelli funzionali dei vari apparati e organi fisici. Reich parla dei blocchi in chiave iperenergetica e ipoenergetica rapportandoli a sette livelli funzionali del corpo. Il fluire energetico del corpo è verticale, sia in ascesa, sia in discesa, mentre i blocchi che vi si oppongono si strutturano orizzontalmente sui sette livelli.
I sette livelli
Nelle sue ricerche sulla corazza dell’organismo, Wilhelm Reich descrive una distribuzione delle tensioni muscolari secondo zone formate da segmenti orizzontali, sette segmenti o livelli.
I sette livelli (gli occhi, la bocca, il collo, il torace, il diaframma, l’addome e il bacino), sono collegati, articolati tra loro in maniera non anatomica ma funzionale.
Inoltre i livelli non sono dei divisori ma, come dice Reich, dei punti di riferimento, stadi funzionali «di un sistema vivente unitario la cui funzione plasmatica è ostacolata dagli anelli perpendicolari (i livelli) di una corazza».
Le disfunzioni a questi livelli, cioè i blocchi, compromettono quindi il funzionamento dell’organismo nel suo insieme. Un blocco, in ultima analisi, è la soluzione che l’individuo ha trovato per rimuovere una situazione di conflitto. Poiché certi conflitti producono angoscia non sopportabile, noi evitiamo di sentirla creando un blocco, una stasi energetica che corrisponde a quella situazione conflittuale.
Il lavoro terapeutico con i sette livelli scoperti da Wilhelm Reich, fu in seguito sistematizzato da Federico Navarro con Ola Rakness, discepolo e amico personale di Wilhelm Reich, quindi tale lavoro è in linea diretta con quello di Reich.
I sette livelli, che richiamano alla memoria i sette chakra della filosofia orientale, sono i seguenti, tenendo presente che quando si parla di un livello, si includono anche tutti gli organi interni ed esterni del tratto indicato dal livello:
- primo livello: occhi, orecchie, fronte, sopracciglia e naso. Quindi, l’attività del vedere, dell’annusare, dell’ascoltare;
- secondo livello: bocca, labbra, lingua, palato, denti, gengive ecc. I masseteri (la muscolatura della bocca), e conseguentemente anche l’attività del mangiare, la balbuzie ecc.
- terzo livello: collo, gola, epiglottide, tiroide, tonsille. Attività del deglutire;
- quarto livello: torace, polmoni, cuore, timo, spalle, braccia;
- quinto livello: diaframma, essenziale per la respirazione e per tutti gli organi ad esso relativi: fegato, stomaco, duodeno, pancreas, milza;
- sesto livello: addome, con intestino e reni;
- settimo livello: bacino, gambe, organi sessuali (maschili e femminili), l’ano, la vescica ecc.
A ogni livello la vegetoterapia e Reich fanno corrispondere:
- un ben preciso periodo di formazione del blocco relativo al periodo di sviluppo della funzione intaccata;
- un ben definito quadro clinico di riferimento;
- determinati actings con l’obiettivo di sciogliere i blocchi per ristrutturare la funzione danneggiata e per far circolare meglio l’energia.