Wilhelm Reich

L’orgone atmosferico

Iniziamo a parlare dell’effetto visivo che si verifica quando si guarda il cielo sgombro di nuvole, quello, cioè, in cui si vedono puntini che si muovono più o meno velocemente a seconda del bello o cattivo tempo.

La scienza ufficiale bolla il fenomeno come effetto ottico soggettivo. Reich invece dimostra con diversi esperimenti che il fenomeno è una manifestazione visiva dell’orgone atmosferico e del suo movimento pulsante.

Reich anticipa inoltre una problematica molto importante oggi, che riguarda gli esperimenti scientifici: la scienza afferma l’oggettività degli esperimenti affermando che essi devono svolgersi in modo assolutamente oggettivo e ripetibile per essere validi. Ma la scienza ufficiale sembra dimenticare che lo sviluppo dell’esperimento viene letto e interpretato, in ultima analisi, sempre dagli uomini. Quindi l’uomo può sempre distorcere quello che vede a causa della sua corazza.

Reich, in merito, afferma i seguenti princìpi:

  • ogni organismo è un’unità funzionale;
  • ogni organismo vivente è parte della natura che lo circonda e s’identifica invariabilmente con essa;
  • ogni percezione si fonda sulla conoscenza, su una sintonia organica;
  • Oogni autopercezione è espressione diretta di processi organismici oggettivi;

In conclusione, l’Io che osserva e percepisce (soggetto), e l’oggetto che viene percepito e osservato formano un’unità funzionale. La ricerca meccanicistica scinde quest’unità in una dualità.

Sulla base di queste premesse, torniamo ora alle impressioni soggettive dei puntini che si vedono nell’atmosfera. Dobbiamo decidere se, oggettivamente, tali impressioni corrispondono o no a processi reali.

Reich fa moltissime osservazioni, di notte e di giorno. Poi costruisce l’orgonoscopio che è un piccolo strumento di misura a forma di tubo i cui dettagli rimandiamo per ora a un prossimo articolo. Ciò che ora ci interessa è che con esso dimostra che ciò che si vede non è un’illusione soggettiva ma è reale. Infatti usando una lente si vede che i minuscoli punti luminosi si ingrandiscono e le illusioni ottiche soggettive non si possono ingrandire. I puntini, inoltre, variano secondo le condizioni meteorologiche e Reich scopre che tali fenomeni sono presenti ovunque in natura.

Infine Reich dimostra, con ulteriori esperimenti, che in un campo ben definito (stanza o gabbia di Faraday), esiste un’orgono-radiazione presente in ogni dove.


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